Specie vegetali

Obiettivi

  1. Migliorare lo stato di conservazione delle 5 specie vegetali di Allegato II e IV presenti in Umbria, attraverso la loro approfondita conoscenza, la stesura di Piani d’Azione che forniscano indicazioni operative appropriate per la loro tutela, e infine l’applicazione pratica di tali indicazioni.
  2. Sviluppare una lista di specie vegetali da utilizzare per migliorare lo stato di conservazione di Habitat particolarmente degradati o minacciati.
  3. Pianificare ed attuare la conservazione ex situ delle 5 specie vegetali di Allegato II e IV e delle specie “H-key” all’interno della Banca del Germoplasma del DSA3.

Cosa facciamo

In Umbria sono presenti 5 specie vegetali elencate negli Allegati II e IV alla Direttiva 92/43/CEE: si tratta di Adonis distortaHimantoglossum adriaticumIonopsidium savianumIris marsicaSerratula lycopifolia (quest’ultima di interesse comunitario). Si tratta di specie piuttosto rare, con una distribuzione frammentata e spesso isolata; per questo è necessario prevedere i giusti interventi che possano permetterne la conservazione nel lungo periodo, come richiesto dall’UE. Quattro di esse (Himantoglossum adriaticumIonopsidium savianumIris marsicaSerratula lycopifolia) sono specie legate agli ambienti di prateria, esposte al rischio che il loro habitat biologico venga danneggiato dall’abbandono delle attività zootecniche tradizionali; la quinta, Adonis distorta, che vive in un’unica stazione ad alta quota sui Monti Sibillini, è invece minacciata dal cambiamento climatico e in particolare dall’innalzamento delle temperature. Per ciascuna di esse verranno messi a punto specifici protocolli di intervento che, sulla base delle loro esigenze ecologiche, delle caratteristiche delle loro popolazioni, e dei prevedibili rischi futuri, permetteranno, ove necessario, di intervenire con azioni concrete di tutela, quali ad esempio interventi di rinforzo e ripristino.

Accanto alle 5 specie di piante più vulnerabili, verrà messa a punto una lista di altre specie vegetali (denominate specie “H-key”),meno rare ma sempre autoctone e tipiche del territorio umbro, con caratteristiche di particolare robustezza e capacità di propagazione, da utilizzare negli interventi di miglioramento dello stato di conservazione di quegli Habitat maggiormente degradati o minacciati, in particolare negli ambienti umidi e di prateria.

Per tutte queste specie verrà effettuata una raccolta di semi e propaguli che verranno predisposti alla conservazione nel lungo periodo presso la Banca del Germoplasma del DSA3 dell’Università degli Studi di Perugia (Codice FAO: ITA363). La raccolta verrà pianificata nel rispetto delle esigenze di ciascuna specie (e delle linee guida nazionali e internazionali), in modo da non apportare alcun danno alle popolazioni esistenti; sarà preceduta dallo studio della biologia riproduttiva e delle caratteristiche germinative di ciascuna specie. Quest’attività prende il nome di “conservazione ex-situ“ e, affiancandosi alla più classica conservazione in-situ, permetterà di integrare le attività a tutela delle specie, garantendo che il loro patrimonio genetico non sia esposto all’estinzione, e che sia sempre possibile eseguire interventi migliorativi delle popolazioni umbre utilizzando materiale di provenienza locale.