Obiettivi
- Rafforzare gli sforzi di conservazione dei siti natura 2000
- Mantenere la connessione ecologica e arrestare la perdita di biodiversità
- Promuovere le interazioni trasettori transdisciplinari di diversa competenza manageriale e il coinvolgimento degli stakeholder locali
Cosa facciamo
IMAGINE prevede la definizione di 5 modelli di governance che rappresentano strumenti di supporto per la gestione sostenibile e mirano a garantire la coerenza complessiva della Rete Natura 2000. Questi modelli strutturati hanno lo scopo di migliorare le prestazioni attuali degli organi di gestione e delle esperienzedella gestione pubblica / privata ed economica verso l’efficienza e la sostenibilità.
Ciascuno dei modelli, infatti, è finalizzato a soddisfare esigenze specifiche riscontrate nel territorio dell’Umbria.
- Il modello “Payment for Ecosystems Services” (PES) mira ad accelerare la concreta applicazione dei PES nella regione Umbria, per garantire il raggiungimento dell’obiettivo europeo di dare valore economico ai servizi ecosistemici ma anche la sua concretizzazione. I PES, infatti, sono strumenti che mirano a premiare i gestori delle risorse naturali per le loro attività di mantenimento o miglioramento della fornitura di servizi ecosistemici.
- Il modello di Sostenibilità territoriale consentirà la valutazione e il monitoraggio della sostenibilità utilizzando una metodologia multicriterio integrata in ambiente GIS. Le tre dimensioni della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) saranno analizzate separatamente, calcolando un indice per ogni dimensione, e poi verranno aggregate in un indice complessivo di sostenibilità. Inoltre,sarà svolta un’analisi a posteriori che permetterà di approfondire i risultati ottenuti.
- Il modello Accordo di Paesaggio per la Biodiversità vuole avviare un processo partecipativo finalizzato ad un accordo tra i soggetti coinvolti nella gestione del paesaggio per attuare un programma di interventi volti a garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico nell’ambito delle strategie di riqualificazione e valorizzazione degli insediamenti e della struttura socioeconomica delle aree coinvolte.
- Il modello “Accordo di varco” vuole garantire la potenziale funzionalità ecologica attraverso il mantenimento delle connessioni tra i suoi elementi costitutivi applicando criteri di precauzione in tutti quei casi in cui vi sia una lacuna di conoscenza scientifica in materia.L’utilizzo di questo modello sarà incoraggiato sia fornendo un protocollo per la sua integrazione nella normativa regionale sia producendo alcune linee guida specifiche.
- Il modello “Comunità di cratere” mira ad avviare un processo partecipativo tra le comunità locali e gli stakeholder nelle zone colpite dal terremoto in Umbria per la ripresa socioeconomica del territorio. Questo avverrà attraverso un processo di confronto e condivisione sui temi relativi ai processi di ricostruzione e alla necessità di mettere in campo soluzioni sempre più attente alla sostenibilità e all’uso delle risorse, per avviare progetti di ricostruzione dei borghi attenti alla conservazione della natura e alla sostenibilità ambientale, dal quale possono scaturire benefici sia in termini di qualità e attrattività degli insediamenti, sia in termini di miglioramento della qualità della via delle popolazioni.